MicroMuseo d'arte contemporaneo della Tuscia


Salvador Dalì venne nella Tuscia e scoprì quel Sacro Bosco dei Mostri che ispirò una parte della sua opera. Manuel Mujica Lainez, scrittore argentino contemporaneo di Jorge Luis Borges, elaborò a Viterbo nel 1962 un'autobiografia apocrifa del príncipe Vicino, alternando verità storica e immaginazione narrativa. Tarquinia, città del poeta Cardarelli, fu scelta come dimora creativa dal grande artista cileno Sebastian Matta, pittore, scultore, architetto e poeta, uno degli artisti più rappresentativi del '900. E poi Balthus e il Castello di Montecalvello, che acquistò e restaurò nel 1970. Enrico Castellani scelse il Borgo fantasma di Celleno. Pier Paolo Pasolini, per scappare dalla caotica Roma, prese una torre medievale a Chia. E Cy Twombly, il grande artista americano, che si stabilì in Italia nel 1957, ha posseduto un intero palazzo a Bassano in Teverina. Nel Casale di "Rentica", ex-proprietà dei Conti Cozza Caposavi, sulle colline del lago di Bolsena, Plinio de Martiis insieme a Giorgio Franchetti, crearono un punto di lavoro e d'incontro per una, o meglio due generazioni di artisti fra cui Tano Festa, Franco Angeli, Mario Schifano, Luigi Ontani e Carla Accardi. Non lontano da lì, nel giardino La Serpara a Civitella d'Agliano, le opere di Paul Wiedmer e di altri artisti internazionali costituiscono un microsistema collezionistico eccentrico e indipendente che sfugge al sistema legittimato dei grandi musei, ma diffuso nel territorio.

A Sipicciano (VT), c'è una torre antica, in pietra. L'edificio è particolare, il fabbricato si sviluppa su tre livelli. Per circa tre decenni è servito per la distribuzione dell'elettricità, motivo per cui è noto come Torre Enel o Ex Torre Enel. Di origine medievale, nel XX secolo Ia Torre è stata dedita a infrastruttura tecnologica industriale come si può vedere nelle fotografie d'epoca che mostrano la posa dei cavi e nelle residue apparecchiature elettriche ancora esistenti all'interno della torre. Ha avuto successivamente un periodo di disuso e abbandono.

Come sottolinea Antonio Arévalo, "l'edificio è anche illustrativo delle differenti tecniche di costruzione dei diversi periodi attraverso i quali è passato - pietra, mattoni, cemento. L'attuale ristrutturazione è un nuovo strato applicando tecniche contemporanee questa volta con l'obiettivo di convertirlo in un museo e spazio di residenza artistica. Il progetto concepisce in modo originale l'elaborazione concettuale del rapporto tra elettricità e arti visive contemporanee, al fine di provocare una riflessione attuale dall'incontro di entrambi gli elementi, materializzato nella vecchia torre di distribuzione elettrica della città, convertita ora in un museo e in uno spazio per la residenza."L'obiettivo è riportare a nuova vita questa Mini Torre storica dandole una nuova e brillante esistenza, creando un MicroMuseo in grado di condurre qui quello sviluppo artistico e culturale che incontra la storia importantissima di questo Borgo; luogo interattivo dove convergono le più diverse forme di espressività, capace di proporre una programmazione culturale multidisciplinare.

Il MicroMuseo di arte contemporanea della Tuscia sarà un contenitore di materia immaginativa, luce, forma, ossigeno; un campo d'azione per interrogare il senso e risvegliare una sensibilità consapevole; un inedito spazio espositivo con opere site specific realizzate da artisti chiamati a trascorrere periodi di residenza, lavorando con la città, con le scuole, con le associazioni locali, valorizzando così anche il patrimonio architettonico del Borgo di Sipicciano attraverso un programma di mostre e residenze per artisti contemporanei del mondo. Il MicroMuseo di arte contemporanea della Tuscia fondato da Antonio Arévalo è concepito come work in progress, un progetto d'arte contemporanea di respiro internazionale.

Note Biografiche

Ivan Navarro è nato a Santiago del Cile nel 1972, vive e lavora a New York dal 1997. Nel 2009 IvánNavarro ha rappresentato il Cile alla Biennale di Venezia. È stato oggetto di mostre personali al Jersey City Museum, New Jersey (2005 e 2007); Centro Cultural Matucana 100, Santiago, Cile (2007); Fabric Workshop and Museum, Philadelphia (2008); Towner Gallery, Eastbourne, Regno Unito (2009); Centro de Arte Caja de Burgos, Burgos, Spagna (2010); Patricia e Phillip Frost Art Museum, Miami (2012)

IVÁN NAVARRO

Navarro ha partecipato alle principali mostre collettive Prospect.2 Biennial, New Orleans (2011), e The Disappeared / Los Desaparecidos, organizzate dal North Dakota Museum of Art, Grand Forks, e ha viaggiato in dieci sedi in Nord e Sud America dal 2005 al 2009. Il suo lavoro è stato anche presentato in mostre collettive al Whitney Museum of American Art, New York (2006); Witte de With Centrum voor Hedendaagse Kunst, Rotterdam (2006); Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, D.C. (2007); Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam, L'Avana (2012); Exit Art, New York (2012); Hayward Gallery, Londra (2013); e Auckland Art Gallery (2014)i.
Antonio Arévalo è un poeta, critico e curatore di mostre d'arte contemporanea Attualmente vive a Sipicciano, in Italia. Considerato uno dei curatori più attivi dell'America Latina in Europa, è stato curatore

ANTONIO ARÉVALO

del Cile alla Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia, presentando l'artista Juan Downey (Menzione d'Onore da parte della Giuria Internazionale). Scrittore e poeta, scopritore di talenti giovani, è un punto di riferimento per l'arte. È anticipatore della prima grande mostra dedicata all'Arte Latinoamericana in Italia, nell'ambito della prima edizione FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma. Dal giugno 2014 a marzo 2018 è stato Addetto Culturale del Cile in Italia.

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